Il testo di “Balorda nostalgia” – Olly
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
La sera giusta per tornare insieme
Tornare a stare insieme
Magari non sarà
Nemmeno questa sera
Me l’ha detto la signora, là affacciata al quarto piano
Con la sigaretta in bocca,
Mentre stendeva il suo bucato
Io le ho risposto che
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma sai che questa sera
Balorda nostalgia
Mi accendo la tv
Solo per farmi compagnia
Che bella tiritera…
Beh insomma
Ti sembra la maniera
Che vai e mi lasci qua
Ti cerco ancora in casa quando mi prude la schiena
E metto ancora un piatto in più quando apparecchio a cena
So soltanto che vorrei,
Vorrei
Vorrei
Vorrei
Sì vorrei
Vorrei
Tornare a quando
Ci bastava
Ridere, piangere, fare l’amore
E poi stare in silenzio per ore
Fino ad addormentarci sul divano
Con il telecomando in mano
Non so più come fare senza te
Te che mi fai, vivere e dimenticare,
Tu che mentre cucini ti metti a cantare
E tu chiamala se vuoi la fine
Ma come te lo devo dire
Sta vita non è vita senza te
Ma chissà perché
Oh, sta vita non è vita senza te
Magari non sarà
Magari è già finita
Però ti voglio bene
Ed è stata tutta vita
Analisi del testo:
Il testo di “Balorda nostalgia” di Olly esprime un sentimento profondo di mancanza e desiderio di rivivere i momenti felici di una relazione passata. L’autore riflette sulla nostalgia di un amore che non c’è più, ma che lascia tracce nei piccoli gesti quotidiani, come cucinare, cantare, e anche la solitudine che si avverte senza quella persona. Nonostante la consapevolezza che potrebbe essere troppo tardi per tornare insieme, c’è il rimpianto per ciò che si è perso e il desiderio di tornare ai tempi in cui bastava stare insieme per essere felici. La ripetizione del verbo “vorrei” accentua il rimpianto e il desiderio di un ritorno impossibile, ma il testo non si limita alla tristezza: c’è anche una riflessione su come i gesti quotidiani e le piccole cose ricordano l’altra persona.
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