Il cambio dell’ora si avvicina e con esso le solite discussioni tra chi lo considera utile e chi lo trova ormai obsoleto. L’ora legale e solare si alternano due volte l’anno e il loro scopo principale era, inizialmente, quello di risparmiare energia sfruttando al meglio la luce solare. Tuttavia, negli ultimi anni, i benefici reali di questo spostamento orario sono sempre più messi in discussione.

Uno dei motivi per cui la data del cambio dell’ora è stata modificata nel tempo riguarda le esigenze dei vari paesi e delle loro economie. L’Unione Europea, ad esempio, ha dibattuto a lungo sulla possibilità di abolire definitivamente l’ora legale, lasciando a ogni stato la decisione finale. Al momento, però, il sistema è ancora in vigore.

Gli effetti del cambio dell’ora sul corpo umano possono essere fastidiosi. Il nostro orologio biologico è regolato sulla luce naturale e anche uno spostamento di un’ora può generare problemi di sonno, stanchezza e difficoltà di concentrazione. Per alcune persone, specialmente i bambini e gli anziani, gli effetti possono durare diversi giorni. È stato dimostrato che nei giorni immediatamente successivi all’entrata in vigore dell’ora legale, aumentano i casi di insonnia, irritabilità e, in alcuni casi, persino il rischio di problemi cardiaci.

Ma come affrontare questo passaggio senza traumi? Alcuni semplici accorgimenti possono aiutare. Ad esempio, nei giorni precedenti al cambio dell’ora, è utile anticipare gradualmente l’ora di andare a dormire di 10-15 minuti ogni sera. Ridurre l’uso di dispositivi elettronici prima di dormire aiuta a rilassarsi e a favorire un sonno più regolare. Anche esporsi alla luce naturale durante la mattinata può favorire una regolazione più rapida del ritmo circadiano.

Un po’ di storia: l’idea dell’ora legale risale al XVIII secolo, quando Benjamin Franklin suggerì, in modo ironico, che svegliarsi prima avrebbe permesso di risparmiare candele. Tuttavia, fu solo nel XX secolo che il sistema venne adottato in vari paesi, specialmente durante le guerre mondiali per risparmiare energia. L’Italia lo ha introdotto nel 1916, abolito e reintrodotto più volte, fino a stabilizzarlo negli anni ’60.

Ma oggi il cambio dell’ora ha ancora senso? Con il mutamento delle abitudini quotidiane e i progressi tecnologici, il risparmio energetico che un tempo giustificava l’ora legale è ormai minimo. Alcuni studi sostengono che i vantaggi in termini di luce solare non compensano i disturbi provocati a livello biologico e sociale. Tuttavia, ci sono anche vantaggi psicologici: le giornate più lunghe in primavera ed estate migliorano l’umore e favoriscono le attività all’aperto.

Quale sarà il futuro dell’ora legale? Alcuni paesi hanno già deciso di abolirla, mentre altri continuano a usarla. La discussione resta aperta e potrebbe portare a decisioni diverse nei prossimi anni. Nel frattempo, conviene prepararsi con qualche accortezza e affrontare il cambio d’orario nel modo più naturale possibile.


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