Molto tempo fa, quando la Dora Baltea serpeggiava più selvaggia e le montagne sembravano sussurrare segreti al vento, sorgeva fiero sulla collina il Castello di Villeneuve. Non era imponente come altri manieri, ma solido e accogliente, dimora di una nobildonna dal cuore forte e dallo sguardo gentile: Lady Elara.

Elara non era nata tra gli intrighi di corte né amava i fasti e le danze. Il suo regno era la valle, la sua gente i suoi sudditi più cari. Conosceva i nomi di ogni famiglia, le gioie e i dolori di ogni villaggio che si stringeva ai piedi della sua collina, protetto dalla possente Dora.

Si narra che Elara possedesse un legame speciale con il fiume. Ogni mattina, all’alba, si recava sulla torre più alta per osservare le acque danzare. Ascoltava il loro mormorio, interpretava le loro correnti, quasi fossero messaggeri del destino. La gente di Villeneuve credeva che la Dama potesse prevedere le piene, scongiurare le inondazioni che spesso flagellavano le terre vicine.

Un giorno, nuvole nere si addensarono all’orizzonte. Il vento ululava portando con sé un presagio di tempesta. La Dora iniziò a gonfiarsi minacciosa, inghiottendo le rive e avanzando impetuosa verso il villaggio. Il panico serpeggiò tra gli abitanti, che temevano di perdere case e raccolti.

Ma Elara non si perse d’animo. Salì sulla torre, sfidando il vento e la pioggia battente. Alzò le mani verso il cielo plumbeo e iniziò a cantare. Non erano parole comuni, ma antichi versi, invocazioni sussurrate nella lingua delle montagne e del fiume. La sua voce, dapprima tremante, si fece via via più potente, un lamento accorato che si fondeva con il ruggito della tempesta.

E accadde qualcosa di straordinario. Lentamente, quasi obbedendo a un comando invisibile, le acque della Dora rallentarono la loro furia. Le onde si placarono, il livello del fiume iniziò a ritirarsi, lasciando dietro di sé solo fango e sollievo. La tempesta si allontanò, portando con sé la minaccia.

Da quel giorno, la fama di Lady Elara crebbe ancora di più. La chiamavano la “Signora del Fiume”, la protettrice di Villeneuve. Si diceva che il suo amore per la sua gente fosse così forte da piegare la furia della natura.

Quando Elara lasciò questo mondo, la valle pianse la sua perdita. Il castello cadde lentamente in rovina, ma la torre rimase, silente custode della memoria della sua Dama. Poco distante, la piccola chiesa divenne un luogo di preghiera e ricordo, un omaggio alla donna che aveva vegliato su di loro.

Ancora oggi, nelle notti di luna piena, alcuni giurano di vedere una figura diafana sulla cima della torre, lo sguardo rivolto alla Dora che scorre placida. È lo spirito di Lady Elara, la Signora di Villeneuve, che continua a proteggere il suo amato paese, un legame indissolubile tra la terra, il fiume e il cuore generoso di una donna. E il mormorio della Dora, a volte, sembra ancora sussurrare il suo nome.


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