Ciao! So che vai di fretta e che ho solo 5 secondi per convincerti ad ascoltarmi… anzi… credo tu sia già andata oltre… D’altronde viviamo in una società in cui tutto scorre così in fretta che anche per poter esprimere i propri sentimenti devi essere rapido, veloce, efficace… altrimenti c’è sempre chi sarà più bravo di te e ti batterà nel tempo anche in questo.
Ma se per caso sei ancora qui, se per qualche strana ragione hai deciso di concedermi qualche secondo in più, voglio dirti una cosa semplice: grazie.
Grazie per il tuo tempo, per la tua attenzione, per la tua curiosità. Grazie perché in un mondo che corre senza fermarsi, hai scelto di rallentare anche solo per un momento e ascoltare.
So che il tempo è prezioso, che le notifiche si accumulano, che le cose da fare si moltiplicano all’infinito. Eppure, per qualche motivo, sei qui.
Non voglio farti perdere altro tempo, voglio solo lasciarti con un pensiero: ogni tanto, prova a fermarti. Prova a sentire il silenzio tra un suono e l’altro, a guardare un tramonto senza immortalarlo in una storia, a respirare profondamente senza pensare alla prossima scadenza. Prova a vivere davvero, senza la pressione costante di dover sempre fare, rispondere, aggiornare.
Prova a pensare a quelle persone che incontri tutti i giorni e con cui non parli perchè non hai tempo, prova a dedicare maggior tempo alle persone che hai vicino… perchè , sai… il tempo non torna… e credimi.. in men che non si dica te ne accorgerai e quando questo avverrà, potresti essere sola… come lo sono io ora..
E forse è proprio questa solitudine che mi spinge a scriverti, a cercare un contatto, anche solo per un istante. Non fraintendermi, non è la solitudine rumorosa di chi è circondato da gente ma si sente comunque distante.
È una solitudine più sottile, più profonda, quella che arriva quando ti rendi conto che il tempo che hai dato agli altri, le parole che hai offerto, i momenti che hai condiviso, forse non torneranno mai indietro.
Non voglio sembrarti malinconico, né voglio farti sentire in colpa. La verità è che tutti, prima o poi, ci troviamo a fare i conti con il tempo che è passato senza che ce ne accorgessimo.
Ci rendiamo conto di non aver detto abbastanza “ti voglio bene”, di non aver ascoltato abbastanza le storie di chi avevamo accanto, di non aver abbracciato abbastanza, riso abbastanza, vissuto abbastanza.
Ecco perché ti scrivo. Perché magari tu sei ancora in tempo. Magari puoi fermarti prima di ritrovarti a fare i conti con un vuoto che nessuno può riempire.
Magari puoi fare quella telefonata che rimandi da settimane, puoi scrivere quel messaggio che non hai mai inviato, puoi guardare negli occhi qualcuno e dirgli, davvero, che è importante per te.
Io ho imparato questa lezione tardi, ma tu puoi impararla ora. E se questa lettera avrà anche solo per un istante fatto breccia nel tuo cuore, se avrà acceso una piccola scintilla dentro di te, allora il mio tempo non sarà stato sprecato.
Ti auguro di trovare il coraggio di fermarti, di ascoltare, di vivere ogni istante come se fosse unico. Perché lo è.
Con affetto, Marco
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