Le rondini tornano, al cielo si fanno arte,
volano leggere, portando con sé una parte
di sogni lontani, di un tempo che fu,
in un cielo che si tinge di blu.
Il vento che soffia tra i rami e le fronde,
porta il profumo di terre che rispondono,
di primavera che si avvicina e si svela,
accarezza il cuore, scioglie la gelida tela.
Le giornate si allungano, più lunghe e serene,
si stendono come strade di luce, piene
di promesse che il cuore raccoglie in silenzio,
mentre il cielo dipinge di nuovo il suo inizio.
L’aria è dolce, la terra canta, si sveglia,
e la vita riprende con la sua voglia di essere,
lasciando alle spalle un inverno di paure,
un passato che svanisce, ora fatto di fughe.
Le nuvole si allontanano, si fanno più leggere,
lontano resta il dolore, ormai senza catene,
si avvicina un futuro che, timido e nascosto,
mostra il volto di un amore che cresce e che resta.
Il mondo cambia sotto il nostro sguardo attento,
un passo alla volta, con coraggio e con vento,
lasciamo dietro di noi la tristezza che passa,
e abbracciamo la primavera, come nuova promessa.
Le rondini, infine, danzano nel cielo che ride,
e ogni battito d’ali ci regala l’idea di un’idea:
che il domani, come il sole che ora splende,
ci offre un cammino dove l’amore non si arrende
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