La Fiera di Sant’Orso è uno degli eventi più antichi e affascinanti del panorama culturale italiano, una tradizione millenaria che si rinnova ogni anno ad Aosta, il 30 e 31 gennaio. Questo appuntamento rappresenta un momento di celebrazione della creatività artigianale, della storia e della comunità, attirando visitatori da ogni angolo del mondo.

Origini e Significato Storico

La fiera prende il nome da Sant’Orso, un monaco vissuto nel VI secolo, noto per la sua generosità verso i poveri. Si racconta che distribuisse sabot (zoccoli di legno) ai meno abbienti, un gesto di solidarietà che ha ispirato l’intera manifestazione. Secondo la leggenda, proprio sotto una pianta nei pressi della collegiata di Sant’Orso, il santo distribuiva i suoi doni, dando inizio a una tradizione che si è tramandata nei secoli.

Tradizioni Legate alla Fiera

La Fiera di Sant’Orso è profondamente intrecciata con le tradizioni della Valle d’Aosta. Ad esempio, la fiera si svolge nei cosiddetti “Giorni della Merla”, considerati tra i più freddi dell’anno, il che aggiunge un fascino particolare all’evento. Anche l’orso è una figura simbolica: si narra che, se l’orso esce dalla tana durante la fiera e il cielo è sereno, l’inverno durerà ancora a lungo; se invece il tempo è brutto, la primavera è vicina.

Un’altra curiosa tradizione è quella del “pagliericcio”: anticamente, gli espositori usavano dormire su giacigli di paglia per proteggersi dal freddo durante la notte, una pratica che testimonia lo spirito di sacrificio e la dedizione degli artigiani.

Arte e Artigianato

Cuore pulsante della Fiera di Sant’Orso è l’artigianato locale. Lungo le vie del centro storico di Aosta, più di mille espositori presentano opere realizzate con materiali naturali come legno, pietra, ferro, cuoio e tessuti. Dai tradizionali sabot intagliati a mano agli intricati oggetti in ferro battuto, ogni creazione racconta una storia di passione e maestria tramandata di generazione in generazione.

Tra i manufatti più caratteristici troviamo:

  • Sabot: zoccoli di legno simbolo della fiera, spesso decorati con motivi tradizionali.
  • Sculture in legno: raffigurazioni di animali, scene di vita quotidiana e soggetti religiosi.
  • Oggetti in pietra ollare: utensili e decorazioni realizzati con la tipica pietra della Valle d’Aosta.
  • Tessuti: pizzi, tappeti e capi in lana lavorati a mano con tecniche tradizionali.
  • Cesti intrecciati: realizzati con salice e nocciolo, utili e decorativi.

Ogni artigiano è un custode di antiche tecniche, e la fiera diventa un’occasione unica per vedere dal vivo il loro lavoro. Molti di loro eseguono dimostrazioni sul posto, mostrando come trasformano materiali grezzi in opere d’arte.

Atmosfera e Tradizioni

La Fiera non è solo un mercato, ma un’esperienza immersiva. Le strade di Aosta si animano di musica tradizionale, danze folkloristiche e dimostrazioni dal vivo delle tecniche artigianali. La “Veillà”, una festa notturna che si tiene tra il 30 e il 31 gennaio, è uno dei momenti più attesi: la città rimane sveglia fino all’alba, illuminata da luci calde e allietata da canti e sapori tipici. Durante la Veillà, le cantine e le botteghe del centro storico aprono le porte ai visitatori, offrendo vino, formaggi e salumi locali.

Appuntamenti Imperdibili

  • Premiazione degli Artigiani: Ogni anno vengono assegnati premi ai migliori espositori, riconoscendo il talento e l’originalità delle loro creazioni.
  • Mostra Concorso: Un’esposizione che celebra le opere più rappresentative dell’artigianato valdostano, valutate da una giuria di esperti.
  • Laboratori Didattici: Attività per adulti e bambini, dove è possibile imparare tecniche artigianali come l’intaglio del legno o la lavorazione della pietra.
  • Concerti e Spettacoli: Gruppi folkloristici animano le strade con musiche e balli tradizionali.

Gastronomia Locale

La Fiera è anche un’occasione per scoprire la ricca tradizione enogastronomica valdostana. Tra i banchi, è possibile assaporare:

  • Fontina DOP: il celebre formaggio della Valle d’Aosta, ingrediente base della fonduta.
  • Salumi artigianali: come il lardo di Arnad e la motzetta.
  • Dolci tipici: come le tegole valdostane e i torcetti.
  • Vini locali: come il Blanc de Morgex et de La Salle o il Torrette.

Aneddoti di Edizioni Passate

La Fiera di Sant’Orso è ricca di storie curiose e momenti memorabili:

Negli anni ’50, un artigiano decise di scolpire una replica della Torre del Lebbroso interamente in legno. L’opera fu così apprezzata che venne acquistata da un collezionista straniero e oggi si trova in un museo in Svizzera.

Nel 1978, una forte nevicata trasformò la fiera in un paesaggio incantato. Gli espositori usarono la neve per creare sculture improvvisate, attirando un numero record di visitatori.

Un episodio famoso degli anni ’80 riguarda un gruppo di musicisti locali che, impossibilitati a suonare a causa del gelo, inventarono una danza per scaldarsi. Questo evento è oggi ricordato con una performance annuale.

Durante un’edizione degli anni ’90, un artigiano mostrò un sabot decorato con 24 miniature di castelli valdostani. L’oggetto vinse un premio speciale per l’originalità.

Nel 2005, un anziano artigiano, che partecipava da oltre 60 anni, venne celebrato con una targa onoraria. La sua storia commosse i partecipanti, diventando simbolo di dedizione e amore per l’arte.

    Come Partecipare

    Per chi desidera visitare la Fiera di Sant’Orso, si consiglia di pianificare con anticipo. La città di Aosta offre numerose opzioni di alloggio, ma la grande affluenza rende necessario prenotare in anticipo. Il centro storico è chiuso al traffico durante l’evento, quindi è consigliabile utilizzare i mezzi pubblici o i parcheggi dedicati fuori città.

    Perché Visitare

    La Fiera di Sant’Orso non è solo un mercato, ma un viaggio nel tempo e nella cultura della Valle d’Aosta. È un’opportunità unica per scoprire la bellezza dell’artigianato, immergersi nelle tradizioni locali e vivere un’atmosfera autentica e calorosa. Che tu sia un appassionato di arte, un amante della buona cucina o semplicemente curioso, questa fiera saprà conquistarti con il suo fascino senza tempo.

    Non perdere l’occasione di far parte di questa straordinaria celebrazione della cultura e della creatività valdostana!


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